XVII Legislatura – Tornata del 17 dicembre 1890
nostre armi e col nostro sangue ad imprese le quali offendano il diritto degli altri. Ecco quello che vogliamo sapere e che non abbiamo mai potuto
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conosciuti, sarebbe stato, a parer mio, molto meglio! Ma già… che cosa si può determinare quando nemmeno il Governo sa quello che vuol proporre e si
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presidente. Io non debbo occuparmi di quello che l'onorevole presidente del Consiglio può aver detto fuori di qui; dico solo che coloro i quali
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, la quale sarebbe sorta, secondo quello che è stato detto dallo stesso presidente del Consiglio, dalle elezioni generali. Ora io credo di dover parlare
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Risponderò che un vero titolo d'onore del Governo italiano è stato quello appunto di aver saputo tutelare la indipendenza e la libertà del Capo della
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poro la necessità di esporre poche considerazioni, affinchè il mio silenzio non possa ritenersi come un implicito consenso a quello che fu detto.
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tale l'assetto che paghino coloro che hanno ed in proporzione di quello hanno; rendere l'amministrazione tale, che essa sia una provvidenza, e non altro
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Ecco quello che dovevo rispondere a questo signor Crispi, ministro!
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salvezza, di quello che ai decreti di una Congregazione vaticana, in materia non connessa alla religione e alla fede del più rigido cattolico.
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l'argomento da lui ora trattato, è molto affine a quello intorno al quale qualche anno addietro io ho discusso, a proposito delle famose petizioni
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Crispi ministro dell'interno. Non posso che ripetere quello che fu scritto al sindaco di Cosenza; cioè che sarà presentato un disegno di legge per la
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magistrato popolare di Cosenza mi assicura che ci sono formali dichiarazioni del Governo, espresse in questi termini testuali: “Quello che posso promettere
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